“Questa volta abbiamo invertito le parti: abbiamo fatto noi un’intervento di chirurgia estetica. A questa Moto Guzzi V35”, dice Dario Mastroianni di Officine Mermaid, promotore del motoquartiere di Milano che ruota attorno alla nota via Thaon di Revel, e customizzatore da dieci anni. Si riferisce alla special che ha realizzato per un suo affezionato cliente, Rocco Caminiti, noto chirurgo estetico milanese.

Il progetto ha richiesto sei mesi di lavoro, Caminiti voleva infatti una trasformazione particolare e così gli artisti dell’Officina Mermaid hanno completamente realizzato la carrozzeria secondo il proprio design, molto più snello e filante di quello originale. 

È stato tutto rifatto in alluminio battuto a mano: il serbatoio, le fiancatine, il codino e il parafango anteriore. La sella, struttura, imbottitura e rivestimento di pelle dalle raffinate cuciture, è di Luca, un artigiano che Dario ha conosciuto anni fa e che ora ha un appuntamento fisso con l’Officina Mermaid. 

La piccola Guzzi è stata smontata completamente, il motore è stato rifatto e messo perfettamente a punto, frizione compresa; sono state lucidate le teste e installati carburatori cromati con filtri a aperti a cono al posto della scatola del filtro. È stata eliminata anche la grossa batteria al piombo, sostituita da un piccolo accumulatore agli ioni di litio nascosto sotto la sella; lo spazio in più è stato sfruttato per conferire leggerezza alla linea, “trasparenza” alla vista laterale. 

La V35 è stata smontata pezzo per pezzo, poi è stato sabbiato il telaio e infine cromato. Tutte le parti di metallo a vista sono state lucidate, compresa la forcella, originale, che è stata rivestita con una copertura in alluminio, sia per un richiamo al passato, sia per dare corpo all’avantreno, visto che l’originale aveva degli steli molto esili. Di originale ci sono anche la piastra superiore della forcella, e i riser, ovviamente tutte parti lucidate a specchio; sono nuovi, invece, gli ammortizzatori, realizzati da un artigiano rispettando le misure originali, qui le parti lucidate si alternano a quelle cromate. 

L’impianto frenante è originale, con le pinze Brembo; gli pneumatici sono i Dunlop K82, scelti per il disegno vintage sportivo, montati sui cerchi originali: l’anteriore è verniciato in nero paco con parti in metallo lucidato a contrasto; il posteriore è lenticolare. 

Dario ha cercato di usare accessori italiani ma ha anche attinto da cataloghi di ispirazione USA: gli gli scarichi sono Harley-Davidson, il manubrio è un classico drag bar, e i comandi dal corpo d’acciaio e le leve in ottone sono tipicamente installati sulle custom. Eppure vedendo la V35 Mermaid non diresti mai che c’è qualcosa di custom, di troppo “americano”, o fuori posto: “Ammetto che c’è un po’ di Harley-Davidson in questa Moto Guzzi”, dice Dario, “sono harleista sfegatato e nelle mie moto qualcosa di made in USA lo metto sempre. L’importante è che il risultato sia armonico, così non si corre il rischio di realizzare un ibrido di stili che non si integrano”. 

Dario la considera una “classicona che guarda al futuro”, non pronuncia mai la parola prestazioni, conta lo stile, e anche la voce: mezzo giro del motorino dell’avviamento e la V35 Mermaid si avvia con un rombo da 1200, pieno di bassi. Una Guzzi 350 con una voce così non si è mai sentita.