Kawasaki W800 abbandonata nel 2016, torna in due versioni

La Kawasaki è stata la prima casa motociclistica a disegnare inedite naked, dalle forme nuovissime e taglienti, la serie Z che oggi si è evoluta seguendo quella traccia di design che allora ci parve futurista. Lanciando la W650, una riedizione in chiave moderna della W1, aggiornata nel 2011, col nome esplicativo di Kawasaki W800, e successivamente abbandonata nel 2016, torna oggi in due versioni: la Street (9.840 euro), versione base, col manubrio ampio e la sellona a due posti; la Cafe (10.640 euro), più sportiva, con il cupolino e i manubri bassi.

Il motore è lo stesso, bicilindrico parallelo raffreddato ad aria, con l’imbiellaggio a 360°, a corsa lungo ed è munito di contralbero di equilibratura. L’aspetto, col cilindro verticale, il raffreddamento ad aria, i collettori cromati con i terminali dalla classica forma cilindrica chiusi a collo di bottiglia è d’epoca e diventa il protagonista assoluto di queste W800.

Interessante la distribuzione invariata dal primo progetto: a singolo albero a camme in testa, azionato dalla coppia conica situata a sinistra del gruppo termico, comanda quattro valvole per cilindro. Non cambiano neppure i cinque rapporti, la potenza massima, 48 CV a 6.000 giri, e l’alimentazione, ovviamente a iniezione.

L’omologazione è Euro 4, e la messa a punto ha portato a un innalzamento del picco di coppia, da 2500 giri/min a 4800. Altre modi che hanno riguardato il telaio, sempre d’acciaio, ora rinforzato, le sospensioni, anch’esse più sostenute, il disco anteriore, di maggior diametro.

Le ruote diventano più piccole, passando da 19” a 18” per una guida più moderna. All’anteriore la frenata è a data a un buon disco di 295 millimetri. C’è un disco anche al posteriore, bene per l’efficienza, peccato però per l’estetica, il tamburo sarà anche obsoleto ma era più affascinante.

Le Kawasaki W800 ci convincono per le finiture, per le cromature abbondanti, le anodizzazioni, colorazione dei motori e per i dettagli ben curati.

Kawasaki W800 in due versioni: Street e Cafe

La Kawasaki W800 Street nasce per essere facile da guidare, con il manubrio ampio e rialzato e la sella ribassata; il design basico, e il colore “neutro” la rendono un’ottima base per la personalizzazione. La posizione di guida concessa dalla Street è più confortevole, il manubrio ampio filtra le vibrazioni trasmesse dalla strada e rende le manovre sullo stretto e in città più facili.

Il cupolino, il manubrio basso e la sella sportiva, leggermente più alta, distinguono invece la versione Cafe e stimolano una guida più sportiva. La finitura è più raffinata, dal serbatoio in livrea metallizzata cangiante e la gomma antiscivolo nel punto di contatto con le ginocchia.

Il motore dall’impeccabile aspetto vintage è in realtà modernissimo, silenzioso di meccanica e dal funzionamento perfetto, col cambio silenzioso, la frizione che si aziona con un dito e un’erogazione fluida e lineare fin dai regimi più bassi.

Gustoso il sound dello scarico, che rientra nelle Euro 4. Ovviamente non è un motore da prestazioni, ha un vantaggio: i 35 kW permettono di guidare le W800 con la patente A2 – e offre il meglio ai regimi intermedi, e anche a quelli medio bassi, e quando si passeggia si rivela un gustoso compagno di strada, che oltretutto non scalda. Cuore comune, il bicilindrico, ma carattere diverso per la Street e la Cafe.

Comoda, facile e subito intuitiva la prima, più impegnativa la seconda.