Su FERRO #55 ripercorriamo la storia di uno dei customizer più creativi degli ultimi anni.

Abbiamo “rivisto” Winston come si fa oggi, in via digitale e con lui abbiamo ripercorso la sua storia. Di seguito vi proponiamo una sintesi di quanto troverete sul numero in edicola.

 

Da bambino era un piccolo nerd: “Mio padre era un ingegnere specializzato nel controllo della produzione e così, quando tutti gli altri bambini giocavano con la nave pirata Lego o la stazione di polizia, io ho ricevuto il Meccano con tutti i tipi di ingranaggi e meccanismi. Questa è probabilmente una delle ragioni per cui amo quello che faccio”.

La sua vita è l’arte, disegna e dipinge sin dalla tenera età, è stato anche un graffitista professionista, anzi, la sua carriera da customizer di moto è iniziata proprio da lì. Studiava in America e un suo amico aveva una Yamaha SR150 alla quale aveva cambiato due o tre cose, il fanale, le frecce, il manubrio. Questo lavoro l’ha affascinato e anche lui ha comprato quella stessa moto; poi su ebay ha preso un kit di parti speciali per modificarla e quando è andato a ritirarlo si è accorto che era al quartier generale di Performance Machine.

Roland si è chiesto: “Chi è questo ragazzino asiatico che vuole parti speciali?”. Sicché si sono messi a parlare e che dopo che Roland ha visto i disegni di Winston, ha detto: “In azienda abbiamo un muro bianco, vieni a dipingerlo?”.

Come immaginate non è finita lì. Oggi Winston è un customizer famoso nel mondo, proprietario della Rough Crafts, Professional Design Power House di Taiwan, dice il sito ufficiale: la storia,  e il racconto di una sua moto li trovate sul numero di Ferro che è in edicola. Beh, ovviamente c’è tanto altro.