Triumph Speed Twin: una insospettabile naked dallo stile vintage

Quando una Casa motociclistica ha in listino un solo modello per ogni categoria è tutto più semplice. Triumph invece ha scelto la via della diversificazione e non da oggi. L’ultima nata si chiama Triumph Speed Twin, esattamente come uno tra i più rivoluzionari modelli Triumph, classe 1937 e si posiziona proprio al centro del mondo Bonnie. Se vogliamo sintetizzare, la Speed Twin si fa spazio tra la TI20 standard e la più piccola e meno vigorosa Street Twin.

L’aspetto della Twin è quello di una insospettabile naked dallo stile vintage, ma il suo comportamento dinamico è decisamente orientato alla sportività. Per certi versi siamo a un livello anche superiore a quello delle Thruxton, per effetto di una serie di alleggerimenti e modifiche alla ciclistica che fanno la differenza. Per realizzarla sono stati necessari tre anni di sviluppo. Non si è trattato banalmente di rimpiazzare il manubrio in due pezzi con quello alto e largo, per trasformarla da cafe racer in una roadster contemporanea in abiti da icona Anni ’70.

L’obiettivo della nuova Speed Twin è privilegiare soprattutto il puro divertimento sui percorsi misti e le sovrastrutture sono ridotte all’essenziale, il che per non significa un aspetto spartano. La differenza la fanno i materiali: la plastica e le parti in vero alluminio spazzolato, dai parafanghi al tappo del serbatoio ribaltabile, stile Monza.

Il motore è lì da ammirare, il poderoso TI20, con due cilindri paralleli che regalano 97 cavalli e una coppia d’altri tempi: 112Nm disponibili già a 4.950 giri. Arriva dalla Thruxton, ma anche qui non sono mancati gli interventi per migliorarlo, come l’uso di parti in lega di magnesio e altre modifiche che consentono un risparmio di peso di 2,5 kg, ai quali se ne sommano altri 7,5 rubati qui e là, tra ruote e sovrastrutture, alla cafe di Hinckley.

Triumph Speed Twin: l’attrazione nasce quando si monta in sella e la si accende

L’attrazione vera e propria nasce quando si monta in sella e la si accende, con il caldo suono che raggiunge i timpani forte del suo timbro “british” senza mezze misure, amplificato quanto basta dal doppio scarico con terminale satinato.

La sportività alla base del pacchetto è subito percepibile, individuare qualche difetto è difficile, ma impegnandoci additeremmo il raggio di sterzata un po’ ampio, che complica le inversioni di marcia, e l’imbottitura della sella poco adatta ad accogliere un eventuale passeggero. Per il resto è tutta una piacevole scoperta: il comportamento è distante anni luce da quello che ci si aspetterebbe da una Bonnie.

La taratura delle sospensioni è perfetta per aggredire le curve, sostenuta il giusto per l’andatura sportiva ma anche scorrevole abbastanza da adattarsi a qualsiasi tipo di asfalto. Non ci sono regolazioni idrauliche a disposizione, ma la realtà è che non se ne sente il bisogno.

Su strade sconosciute l’impianto frenante è ancor più determinante e quello della Speed è efficace e abbinato a un abs ben tarato per la guida sportiva su strada. Quando poi  incontriamo un tratto di strada in ombra, ancora viscida per via dell’umidità notturna e con persino qualche chiazza di muschio, è il controllo di trazione a farsi apprezzare per precisione e tempestività dell’intervento.

Spinge già dai 2.000 giri e si può scegliere di cambiare appena sopra i 3.000, ma volendo si può esplorare il contagiri fino ai 7.000. In ogni caso la coppia è tale da permettere di viaggiare senza strappi anche con le marce alte inserite, senza un ripetuto uso del cambio.

Rispetto alle Bonneville, la Speed Twin invita a spingere di più, ma la trasmissione regge bene gli strapazzi, con una frizione mordida e piacevole da usare e un cambio che non si impunta. Se l’andatura è sportiva e si sceglie una modalità di guida più spinta, si può avvertire un leggero ritardo quando si parzializza l’acceleratore, come un lieve eccesso di inerzia, ma il fenomeno diventa del tutto impercettibile se si procede più tranquilli. Cosa che la Speed Twin sa fare benissimo, anche nel traffico, ma che vi nasconderà quello che è probabilmente il suo lato migliore.

MOTORE: bicilindrico parallelo, 1.200 cc, rar. a liquido
POTENZA MAX: 97 cv (72 kW) a 6.750 giri
COPPIA MAX: 112 Nm (11 kgm) a 4.950 giri
PNEUMATICI E CERCHI: 120/70-17”, 160/60-17”; cerchi in lega
PESO: 196 KG (a secco)
ALTEZZA SELLA: 807 mm
CAPACITÀ SERBATOIO: 14,5 litri
COLORI E PREZZI: nero, grigio, rosso; da 13.200 euro.