Il Comune di Milano ha annunciato che dal 1° Ottobre 2024 vieterà la circolazione in città, Area B e area urbana, a tutti i motocicli a benzina quattro tempi Euro 0 e 1, ovvero quelli omologati fino al 2002, ma c’è chi dice NO!
 

Limitare l’accesso ai veicoli più inquinanti può anche essere una decisione condivisibile se la teoria green è comprovata da dati tangibili e numeri reali, ma secondo voi è giusto pensare che una moto, seppur non recentissima, possa inquinare quanto o addirittura più di un’automobile? Tutti quelli che usano un motociclo di qualsiasi tipo negli spostamenti di tutti i giorni conoscono bene i vantaggi che questa scelta garantisce alla città e alla collettività: le due ruote, è indiscusso, riducono il traffico e anche per questa ragione bisognerebbe incentivarne l’utilizzo e non ostacolarlo. È logico che, essendo meno ingombranti e più agili non creano code, al contrario delle vetture che generano molti più intasamenti e traffico, e aiutano in modo concreto anche per ovviare all’annosa problematica dei parcheggi.

La nuova proposta che arriva del capoluogo lombardo sta facendo discutere molto, tanto che diversi motociclisti si stanno mobilitando per evitare che questa legge venga approvata in via definitiva. Il movimento spontaneo nasce sui social, ed è proprio su Facebook che Lorenzo Gioacchini ha fondato la paginaDIVIETO”, dedicata e aperta a tutti coloro desiderino tutelare, oltre al nostro patrimonio su due ruote, gli interessi dei tanti motociclisti e cittadini che il Sindaco di Milano vorrebbe appiedare. 

Una moto, rispetto ad un’auto, ci impiega molto meno tempo per fare lo stesso percorso, di conseguenza inquina meno. Se io ci metto 5 minuti in moto per andare da A a B, e in macchina, seppur meno inquinante, ce ne metto 30, è chiaro che viene a mancare tutto il risparmio sull’ambiente” ci dice tra le altre cose Lorenzo, che abbiamo raggiunto via social per farci raccontare il suo pensiero. “Ma voi sapete quanti motociclisti ogni giorno entrano a Milano? Sono diverse migliaia, provate a convertirli tutti o quasi in automobili e avremo una città bloccata”. Toni pacati ma fermi, quelle che ascoltiamo sono parole di un grande appassionato che sa molto bene cosa vuole e dove vuole arrivare e che si adopererà in ogni modo per opporsi a questo divieto, che andrebbe a ledere non solo gli interessi dei tantissimi lavoratori che al lavoro ci vanno in sella ma anche quelli di tante attività milanesi, che di pendolari, visitatori e motociclisti ci vivono e campano.

Visto il successo raggiunto in pochi giorni dalla pagina da lui creata, Lorenzo ha voluto dare un’ulteriore accelerata alla sua protesta creando una petizione per opporsi al blocco che potete firmare a questo indirizzo https://www.change.org/p/opponetevi-nel-divieto-di-circolazione-moto-nelle-citta e che ha raccolto, in pochi giorni, un numero davvero strepitoso di consensi, raggiungendo il considerevole traguardo delle quasi (manca pochissimo…) 12.000 firme!

L’appuntamento per la prima manifestazione di protesta è stato già deciso ma data e luogo verranno comunicati nei prossimi giorni direttamente dagli organizzatori sulla pagina FacebookDIVIETO”.

É una manifestazione aperta a tutti i motociclisti di Milano, della Lombardia e di tutta Italia. Perché, anche se per ora questa è una decisione del Comune di Milano, non significa che nel tempo non possa estendersi in tutte le altre città d’Italia, bloccando così la circolazione in tutto il nostro paese”.

Prenderemo parte anche noi di Ferro al corteo di Milano, a detta dell’organizzatore solo il primo di una lunga serie che prenderà vita per evitare che questo divieto diventi un incubo reale. Lo faremo per raccontarvi in diretta sui nostri canali social tutto quello che c’è da sapere e per dare voce ai partecipanti e a chi, a mandare in prepensionamento la sua moto, proprio non ci sta!