A Bangkok Goth & Big si sono costruiti un mondo su misura, un po’ yankee, molto gangsta

Chi è Nomad Garage? Siamo noi. Ratchata Mekwimanrat e Tanawat Kariwat, per tutti solo Goth & Big. Siamo due ragazzi di Bangkok a cui piace viaggiare e vivere come se non ci fosse un domani, che per noi significa spendere tutti i soldi in feste, viaggi e fare casino. Per questo nostro stile di vita non proprio regolare qualcuno ci chiama nomadi.

 

A volte soltanto perché non sanno dove siamo: dove stiamo noi capita che il cellulare non prenda e la cosa non ci stressa granché. Questa parola, “nomad”, ci piace, tanto da averne fatto la nostra bandiera. Provate a dividerla in due: no e mad. È soprattutto mad, matti, a rappresentare bene noi e le nostre moto. Infatti ogni volta che ne terminiamo una, ci danno dei pazzi e ci troviamo di fronte a un coro unanime di “what the fuck?!”.

 

La nostra storia è semplice: siamo cresciuti in moto, viviamo in moto, siamo follemente innamorati delle moto. Qualche tempo fa abbiamo cominciato a vedere in giro qualche mezzo pesantemente customizzato e lì, beh, abbiamo proprio sbroccato. Allora ci siamo detti: “E se ce ne facessimo una noi?”. E così è nato il Nomad Garage.

 

La fortuna ha voluto che il nostro patrigno, Ohng, sia un meccanico esperto e ci sia stato accanto da subito, ogni volta che si è presentato un problema. Perché, anche se si hanno belle idee e un po’ di manualità, senza la professionalità non si va da nessuna parte. La moto più sportiva che abbiamo fatto si chiama Bullett e somiglia davvero a una pallottola. La base scelta è una vecchia Yamaha XV750 e tutte le modifiche, stilistiche e tecniche, sono sacrifici sull’altare della velocità, reale o immaginata: gli scarichi, il telaietto tagliato e ricostruito, i semimanubri, la sella appuntita che funge da codino.

 

Anche se a caratterizzare la Bullett e a dare davvero l’idea di una pallottola sono soprattutto il serbatoio e il cupolino in alluminio artigianali, che vogliono far pensare a una moto futuristica, alla ricerca di qualche record sul lago salato. Detto questo, va da sé che la Bullett non è una moto da corsa: ha sempre il cardano e poi abbiamo messo i cerchi a raggi e i freni a tamburo. Noi la velocità la misuriamo in battiti del cuore.

Di Fabio Cormio / Foto Courtesy of Nomad Garage