Ed Turner, aka Karl Renoult, nato a Nantes sotto il segno dell’ariete.

E’, ancora oggi, come lo descrive il suo sito, sintesi perfetta dell’uomo e del customizer, che ha sempre preferito far parlare le sue moto. L’unica che ci ha tenuto a raccontare qualcosa di più, è stato per dare l’addio al mondo dei preparatori, ormai quasi quattro anni fa.

Lo spirito che caratterizzava le sue creazioni era dichiarato, dovevano far girare la testa, “head-turner” appunto. Quindi tutto doveva avere carattere e la giusta attitudine, eleganti e senza compromessi. Proprio per questo, i quattro anni di questa avventura di Karl valgono molto di più, lasciano un’eredità che acquista valore, e ha senso celebrare oggi più che mai.

BMW R 65 Silver Raven

 

La Silver Raven (versione 2) è stata completata nel 2015, e non è la moto più estrema che Karl ha realizzato, ma oggi ci sembra quella più attuale, quella più probabile e da cui si potrebbe trarre qualche spunto per ripartire, per trovare una seconda vita, come per questa BMW R 65 del 1979.

 

 

Questa versione, nasce da un momento non felicissimo, in cui il direttore di un autorevole rivista si rivolge a Karl dicendogli “Ah .. così tu non fai i tuoi serbatoi?!” La prima release della Silver Raven, montava infatti il serbatoio originale, anche se un po’ ridimensionato. Oltre a non dormirci la notte, è stata anche l’occasione per impadronirsi della tecnica per lavorare l’alluminio, necessaria per realizzare il nuovo serbatoio, superando brillantemente la controversia con il giornalista. Restando in tema di materiali nobili, la sella è stata rivestita usando il velluto da un paio di vecchie Redskins. Gli strumenti sono homemade e per scelta minimali, bello il doppio scarico sotto sella e la coda integrata nel telaio reggisella. Una vera ovazione va riservata al motore, lucidato per celebrare un’idea, o meglio un’architettura che ancora oggi sta sul mercato, scelta estetica che da sempre è uno dei punti di forza delle special di Karl.

 

Karl, quando hai finito con il giro in moto,  che ne dici di tornare a farci girare la testa, ancora una volta?

 

Pictures: © Pierre Le Targat & Loïc Le Moullec