Da Hinckley una maxi scrambler affascinante, ultra rifinita e in due versioni: la XC e la XE più incline allo sterrato.

Anticipata da una serie di video e foto teaser sul web che hanno fatto crescere la curiosità di pubblico e addetti ai lavori, la Scrambler 1200 è ora tra noi e, lasciateci essere tutt’altro che diplomatici, è stupenda. Il design è la perfetta declinazione moderna dello stile scrambler Anni ‘60, con la sella alta e piatta, il serbatoio in metallo e il doppio scarico alto sul lato destro. Anche i dettagli colpiscono, con l’alluminio che la fa da padrone in ogni angolo.

Quando poi si approfondiscono dati tecnici e dotazione, le cose migliorano ulteriormente. In un classico telaio in acciaio a doppia culla, batte l’ultima versione del bicilindrico parallelo raffreddato a liquido High Power, che mantiene la cilindrata di 1.200 cc il caratteristico manovellismo a 270°, ma è ora capace di 90 cv a 7.400 giri (10 in più della Bonneville T120) e di ben 110 Nm a 3.950 giri.

L’attitudine alla guida tra asfalto e sterrati è invece sottolineata da elementi come l’impianto frenante, con dischi da 320 mm e le prestanti pinze Brembo M50 monoblocco, e le ruote a raggi tubeless, da 17” al posteriore e 21” all’anteriore.

Da qui in poi iniziano le differenze tra le due versioni presenti in gamma sin dall’arrivo nei concessionari a inizio 2019: Scrambler 1200 XC e XE.

Su tutte e due le sospensioni sono completamente regolabili, con una forcella Showa all’anteriore e una coppia di ammortizzatori Öhlins al posteriore, la XE però può contare su 50mm di escursione in più, oltre che su steli più robusti davanti, da 47 anziché 45mm, e su un forcellone più lungo.

Entrambe, poi, sfruttano un’iniezione elettronica con acceleratore ride by wire regolabile nella risposta, ma sulla XE è presente una piattaforma inerziale che consente un funzionamento più raffinato del traction control e l’utilizzo del Cornering ABS in luogo di quello tradizionale.

Sempre sulla sola XE vi è il riding mode Off-Road Pro, in aggiunta ai 5 presenti anche sulla XC – Road, Rain, Sport, Off-Road e Rider, di cui l’ultimo personalizzabile – e ovviamente dedicato alla guida lontano dalle strade, con gli aiuti elettronici disinseriti.

Il ricco pacchetto elettronico comune alle due versioni comprende anche il cruise control, l’accensione senza chiave e un ponte di comando caratterizzato dalla strumentazione Tft a colori.

A conti fatti, il diverso orientamento delle due nuove Triumph risulta chiaro: la XC punta sulla massima versatilità, mentre la XE pare pensata per affascinare chi cerca sempre quel qualcosa in più, specialmente tra i più smaliziati lontano dall’asfalto. La foto qui sotto parla chiaro.